
OPEN DAY Nutrizionista
Sabato 21 Gennaio 2023 dalle 8 alle 13 torna l’appuntamento dedicato alla corretta alimentazione per migliorare il nostro benessere.
Negli articoli precedenti abbiamo visto Cosa sono le emozioni? e le componenti fisiologiche, cognitive ed espressive che le compongono. Oggi, invece, ci concentreremo sul loro sviluppo ed in particolare come si sviluppano le emozioni nei bambini.
Quelle presenti sin dalla nascita sono regolate da processi biologici derivanti da sensazioni di piacere e dispiacere legate al soddisfacimento dei bisogni primari. Tali segnali sono facilmente riconoscibili dall’adulto ma non sono ancora intenzionali.
Successivamente il bambino inizia a comunicare le sue intenzioni e ad attuare le prime forme di controllo emozionale. In questo periodo, che va dai 2 ai 4 mesi, compare il sorriso sociale prima verso tutti e poi specificatamente verso le persone familiari e sono sono più evidenti le reazioni di sorpresa.
A 3-4 mesi compaiono tristezza, collera e gioia, alle quali tra i 5-7 mesi si aggiungono paura e circospezione, in conseguenza della maggiore libertà di movimento del bambino. Intorno agli 8-9 mesi si evidenzia la paura dell’estraneo.
Dopo il primo anno emergono le emozioni complesse, come timidezza, colpa, vergogna, orgoglio e invidia. Sono emozioni apprese, non immediatamente riconoscibili tramite indicatori facciali specifici, che hanno origine da autoriflessione e richiedono una certa consapevolezza di sé.
Le emozioni complesse dipendono dalla cultura, dalle aspettative sociali e dalle norme di comportamento. I bambini, infatti, apprendono i primi fondamenti sulle emozioni prima nel contesto familiare e poi nel contesto sociale.
Sabato 21 Gennaio 2023 dalle 8 alle 13 torna l’appuntamento dedicato alla corretta alimentazione per migliorare il nostro benessere.
I nostri psicologi hanno voluto raccogliere i miti e le leggende popolari legate a questa festa e alle sue origini
La riabilitazione cognitiva rappresenta un approccio terapeutico in cui vengono condotte attività con ausili cognitivi esterni e strategie di apprendimento.
È importante fin da subito promuovere, attraverso il gioco, la comunicazione all’interno della relazione tra genitore-bambino.